Enogastronomia e Manifattura nelle Isole Canarie - Prodotti tipici delle canarie

InfoCanarie ha come precisa mission la promozione e la valorizzazione delle Isole Canarie; questo include, chiaramente, anche la presentazione e la divulgazione di informazioni in merito a tutti i prodotti tipici e particolare, di pregio e qualità che meglio rappresentano la produzione dell'arcipelago..
Abbiamo attivato quest’ area con il primo obbiettivo di presentare sul mercato Italiano questi prodotti (i quali il più delle volte vengono casualmente scoperti e testati direttamente in loco in occasione di viaggi e vacanze) in modo tale che anche coloro i quali si apprestano a soggiornare alle Canarie abbiano modo di avvicinarsi e provarli.
InfoCanarie ha ovviamente anche la prerogativa di favorire sia l'attività B2B che il diretto approvigionamento da parte del consumatore finale.
e dare una concreta risposta alle varie situazioni ed esigenze di mercato, sia per quanto riguarda la domanda e l'offerta di alcune tipologie di prodotto, come la promozione di altri e/o nuovi prodotti adatti ad inserirsi e/o a coprire determinate nicchie di mercato.
Aloe vera (piante, foglie, succo, gel e cosmetici), Rum e liquori, formaggi, miele, vini pregiati, particolari salse e condimenti (mojos), IL GOFIO, succhi di frutta, banane e pomodori, sigari, cigaritos e tabacco sono i prodotti più rappresentativi delle Canarie.

Cucina - Arte Culinaria

pescado

Il pesce, inesauribile risorsa che l'oceano offre, e la carne sono gli alimenti principali su cui si basa la cucina tipica di Tenerife e delle isole canarie in genere; tra i prodotti tipici che principalmente accompagnano a tavola il pesce e la carne sono la patata, il formaggio, la banana e, non per ultimo, il vino.
Il pesce è immancabilmente fresco di giornata se lo consumate presso i ristoranti che sorgono nei piccoli paesi di pescatori, questi sono facilmente identificabili grazie alle imbarcazioni ormeggiate nei piccoli porti le quali sono chiaramente attrezzate per la pesca.Molto spesso le famiglie di pescatori sono anche proprietari dei ristorantini sopra citati. Il pesce abitualmente viene sapientemente fritto o cucinato alla griglia o in casseruola con patate ed erbe aromatiche.

La carne che più comunemente viene consumata è principalmente di pollo, maiale, capra, bovina e di coniglio. Il "Rancho Canario" , che trae origine dalle tradizioni culinarie di Gran Canaria, è un piatto emblematico di quello che contraddistingue i piatti unici canari , quelli che includono in un unico piatto sia il primo che il secondo. A base di maiale o di pollo questo piatto vede cucinare in casseruola la carne con patate, cipolla, aglio, zafferano ed altre erbe aromatiche. Il tutto verrà ricoperto da tagliatelle; queste a loro volta da una frittata fatta con parte degli stessi ingredienti per cucinare la carne con l'aggiunta di una salsiccia.

mojoUn piatto spagnolo che trova frequente spazio nelle tavole imbandite di Tenerife è il "puchero" (pucero); minestra di verdure a base di fagioli, patate americane, pannocchie, verze, bubangos (un tipo di zucchina), altre verdure miste e pezzi di carne di maiale. Per gli appasionati della carne fritta e delle salse piccanti ecco il "Pollo mojado"; ossia pollo fritto con una particolare tecnica TOTALMENTE IMMERSO nel "Mojo Picon ";piatto tradizionale originario dell'area storico/residenziale del paese di Adeje e ora diffusasi in tutte gli ambiti della ristorazione tipica nel sud dell'isola.

Come già detto la verdura regina è la patata. La cultura della patata a Tenerife annovera molte varietà di questo tubero, da prima tramite il commercio con le americhe; in tempi più recenti anche con l'europa. La patata che viene riconosciuta come la patata locale di Tenerife è la "papa bonita". Patata di piccola pezzatura viene lessata con la propria buccia (e così va mangiata!) in poca acqua e ricoperta di sale; così cucinata prende il nome di "papa arrugada", contorno pressochè immancabile per le pietanze a base di pesce. La papa arrugada viene abitualmente accompagnata con due tipi di salsa : il "mojo verde" (moho verde) e il mojo picòn (moho picòn). Apriamo qui un parentesi per gli appassionati delle salsine. Il mojo verde è una salsa a base di olio d'oliva, aglio e coriandolo; il *mojo picòn , come dice il nome molto piccante, è a base di di olio d'oliva, aglio e peperoncino rosso piccante. Con queste salse le papas arrugadas sembrano non siano mai abbastanza; tuttavia le bruschette con il pane sono un valido ripiego.

Per quanto riguarda la frutta la banana è un frutto che viene coltivato localmente e quindi si trova fresco e presenta nel suo colore naturale: il giallo (ma non quello spiccato che abitualmente vediamo) con forti sfumature di verde.Altra frutta esotica viene coltivata e comunque parecchia di fresca ne proviene con frequente cadenza dalla Spagna e dal Sud Africa.


I vini e l'enologia

vino-TENERIFE-VINIPer quanto concerne il vino, Tenerife fornisce da sola il 50% della produzione globale di tutte le isole canarie; considerando la realtà agricola dell'isola la cultura della vite è la prima in quanto impegno di superfice, seguita a notevole distanza dalla cultura delle banane e delle patate.In passato i vini più rappresentativi delle isole canarie erano i così detti "vini passiti" come i Malvasia ; al giorno d'oggi però al contrario sono prodotti in maggioranza vini bianchi, rossi e rosati i quali vanno consumati prevalentemente giovani e che presentano una bassa gradazione alcolica rispetto ai primi citati.

Questo cambiamento è stato motivato principalmente dalla richiesta del mercato, quanto alla destinazione delle terre in costa, ideale per coltivare la vite del Malvasia e vini similari, per altre attività agricole. Sempre in merito ai tipi di vino prodotti a Tenerife, è necessario mettere in evidenza che i vini giovani bianchi sono prodotti nelle zone denominate "Orotava", "San Miguel", "Arico" e "Guimar"; i vini rossi sono prodotti e rappresentativi della zona di "Tacoronte-Acentejo"; i rosè della zona di "La Guancha". La qualità e le note caratteristiche dei vini di Tenerife li rendono particolari e dal carattere esotico. Come per tutti i vini di un certo livello, anche per i vini di Tenerife è importante ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine (equivalente al nostro D.O.C.), sia per dare una garanzia ai consumatori quanto per mantenere il controllo sullo standard qualitativo.

Abona

botti-vino-tenerife

La Denominazione di Origine di ABONA raggruppa i territori dei comuni di Adeje, Arona, Vilaflor e San Miguel de Abona; nel SUD di Tenerife.I viticultori hanno sviluppato la loro attività sottraendo ad un ambiete ostile alle coltivazioni parti del territorio addottando la tecnica delle costruzione di "terrazze" e di vere e propie mura di contenimento per la terra fertile.I terreni si suddividono in due tipi: una zona localizzata a quota intermedia (400-500 mt) denominata "jables" con un suolo composto da parte arenosa, calcare e coperto dal bianco "jables", questo terreno conferisce al vino una propria personalità.
Il ruolo del jable è fondamentale.
Sabbia di origine vulcanica color bianco, funge da vera e propria spugna catturando tutta l'umidità che le fresche brezze portano in quota media e la poca acqua che vi precipita con le pioggie (circa 550 ml/anno), rilasciandola poi a favore delle viti; non ultimo impedisce il proliferare delle erbe parassite.
Alle quote superiori troviamo un terreno di colorazione più scura e di tipo argilloso, con un buon contenuto di materia organica.
Anche se questa terra è più fertile non da comunque maggior rendimento in quanto l'altitudine (più di 1000 metri) ne condiziona la quantità prodotta, fornisce di contro un'uva di grande qualità.
Il clima e le condizioni ambientali ostacola in maniera naturale lo svilupo di malattie o la presenza di parassiti; la coltivazione così detta "biologica" è quindi qui condizione abituale.
L'80 % dei vini prodotti sono vini bianchi e tra questi quelli di maggior qualità sono il "malvasia bianco", il "marmajuelo", il "vijariego", il "verdello", il "gual" ed il "sabro".
Tra i vini rossi che presentano elevato parametri di qualità, vanno sicuramente segnalati il "negro" ed il "negramoll".

Ycoden - Daute - Isora

La Denominazione di Origine di YCODEN-DAUTE-ISORA, comprende l'area dei territori comunali di: San Juan de la Rambla, La Guancha, Icod de los Vinos, El Tanque, Los Silos, Garachico, Buenavista del Norte, Santiago del Teide e Guìa de Isora; nel NORD-EST di Tenerife.Quest'area di produzione vinicola ebbe grande fama durante il XVI e XVII secolo in quanto le canarie erano tappa obbligata tra l'Europa e l'America.
All'epoca il porto di Garachico svolgeva un ruolo importante per quanto riguardava l'esportazione e le case nobili ebbero modo di conoscere, aprezzare e di approvigiorsi del vino prodotto in queste località.
Il fattore climatico che caratterizza quest'area è una temperatura tra i 19 e 35 gradi massimo, i venti di origine atlantica e le precipitazioni aventi una media di 400 mlm/anno.
Le coltivazioni della vite si trovano distribuite in parcelle localizzate tra i 50 e1400 metri di altezza sul livello del mare. La superficie totale coltivata a vite è di 1600 ettari.
Le parcelle coltivate sono sempre di piccole dimensioni ed in zone scoscese; la meccanizzazione della cultura e della vendemmia non è quindi possibile.
Le varietà autorizzate a fregiarsi del marchio di Origine sono venti; le più diffuse sono il "listan blanco", il "listan negro" ed il "negramoll".
Le cantine sono generalmente di piccole e medie dimensioni, sono comunque al passo con la tecnologia e a conoscenza delle più moderne tecniche di lavorazione del vino.


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gofio canario IGP

Il "Gofio Canario" è tipico delle Isole Canarie ed è ottenuto dalla macinazione di cereali tostati con o senza sale marino; in alcuni casi al gofio possono essere aggiunti legumi che subiscono lo stesso trattamento dei cereali.

Il Gofio si presenta di aspetto friabile e farinoso, con grani di dimensioni simili a quelle ottenute nelle farine integrali ed ha le seguenti caratteristiche organolettiche:
- vista: il colore varia dal giallo avorio, passano per altre gradazioni di giallo, fino al rosso scuro; ciò e dovuto al grado di tostatura ed alle materie prime utilizzate.
- olfatto: ha un aroma di tostato, di vegetali e di frutta secca di intensità medio alta, sempre a seconda delle materie prime utilizzate.
- gusto: le caratteristiche principali del gofio sono la finezza, la permanenza del gusto in bocca; i sapori dovuti al grado di tostatura cui esso è soggetto: moka, caffè o biscotto appena fatto,
- tatto: chiara sensazione di morbidezza e di adesività, tipica della granulometria del prodotto.
Materie prime utilizzate
- frumento, miglio (mais) orzo, segale, avena, riso.
- fave, ceci, soia.
- Sale marino.


Fasi specifiche della produzione che devono avvenire nella zona geografica delimitata IGP

La Pulitura: Consiste nella pulitura dei cereali e dei legumi utilizzati fino ad eliminare i piccoli residui vegetali, chicchi spezzati o altri residui estranei alla raccolta; l'operazione è realizzata a macchina, o mediante crivelli che possono essere dotati di circolazione di aria forzata, oppure con cernitrici o mediante setacciatura manuale.
Tostatura e raffreddamento: mediante apparecchi per tostare si procede a scaldare la miscela senza oltrepassare la temperatura di 200 °C; successivamente si lascia il prodotto raffreddare sino a giungere temperatura ambiente e viene quindi lasciato a riposo in sacchi o serbatoi chiamati "casse di raffreddamento". Il processo di raffreddamento può avvenire mediante l'uso di una torre di raffreddamento aperta con aerazione forzata.
La macinazione: questa operazione è la parte fondamentale nel processo di produzione del gofio; il tostato viene lavorato con un mulino e la fine di questa fase viene determinata dal mugnaio che la determina tramite un'analisi tattile.
Ottenute le caratteristiche volute (in base a criteri di morbidezza e adesività) termina la macinazione; quindi il mastro mugnaio procede in seguito al controllo organolettico prima del confezionamento.
Il confezionamento: il gofio così ottenuto viene conservato in serbatoi fino al suo confezionamento realizzato mediante macchinari automatici, semiautomatici come anche manualmente.
Norme per la etichettatura: Le etichette del prodotto devono obbligatoriamente includere in modo ben visibile il logo dell'Unione europea dell'indicazione geografica protetta e la dicitura dell'indicazione geografica protetta "Gofio Canario".
I gofi protetti dalla IGP destinati al consumo sono muniti di un'etichetta o di una contro etichetta numerata; la numerazione è autorizzata e verificata dall'organismo di controllo preposto.
L'etichetta deve essere apposta prima dell'immissione in circolazione del prodotto, in modo da poter essere utilizzata soltanto una volta.
L'etichettatura può recare anche il nome dell'isola e del luogo esatto in cui è stato prodotto il gofio, nonché l'origine della materia prima.
Se la produzione del gofio è stata effettuata con mulini di pietra, sull'etichetta del prodotto così ottenuto potrà essere utilizzata la dicitura "artigianale" o "prodotto con mulino di pietra".
Delimitazione della IGP: La zona geografica di produzione protetta dall'IGP "Gofio Canario" è l'arcipelago delle Isole Canarie.
Specificità del prodotto: I riferimenti storici documentati provano che il "Gofio Canario" e' un prodotto tipico dell'arcipelago come anche dal fatto che il gofio e' protagonista di innumerevoli pubblicazioni e ricette canarie.
Il riferimento storico piu' citato e' che i primi europei giunti nelle isole Canarie avevano osservato che gli aborigeni locali preparavano un prodotto a partire da semi di orzo e da altri semi leggermente tostati e macinati in mulini; prima della conquista, il prodotto ottenuto era denominato dalle antiche popolazioni di Gran Canaria "gofio", termine che è stato conservato sino ad oggi

Prodotti Tipici

pr_aloe pr_vino pr_formaggio pr_miele pr_liquori pr_succhi pr_frutteeverdura pr_tabacco

Aloe Vera de Canarias

Gel, succo e cosmetici a base di aloe vera barbadensis miller coltivata, prodotta e lavorata alle Canarie

Esistono più di duecentocinquanta varietà di Aloe. Quella di maggior qualità e maggior contenuto di aminoacidi, oligoelementi, proteine, minerali, polisaccaridi, enzimi ecc.. è l'Aloe Vera Barbadensis Miller, della famiglia delle Liliacee, varietà usata per il processo di estrazione del gel e del succo 100% naturale; quest’ultimo diffusamente usato per la realizzazione di prodotti cosmetici di qualità.L'efficacia e il livello qualitativo dei prodotti è direttamente proporzionale alla percentuale di aloe  contenuta nelle varie creme, maschere, shampoo, saponi, deodoranti ecc. ecc.
Gli arabi, i greci e i romani, fra le altre culture, usavano l'Aloe per la guarigione di molteplici malattie, come testimonia il libro egiziano dei remedi Papiri "Papiro Ebers" redatto nel anno 1550 ac. Hipocrates il padre della medicina, parla dell'Aloe (375 anni a.c.) e dei suoi grandi poteri curativi.
Molteplici studi dall'antichità fino ad oggi, parlano dell'Aloe come pianta medicinale. In numerose pubblicazioni tecniche di Università Internazionali si è dato gran diffusione dell'Aloe Vera per uso Parafarmaceutico e di cosmetica in generale, classificando l'Aloe Vera come un scatola di pronto soccorso vivente.
Si iniziò ad usare di nuovo l'Aloe negli anni 30, per guarire le bruciature, le ulcere e le pelli squamate, dovute all'uso dei primi raggi X, ed è tutt'ora molto usata in tutto il mondo.
I principali coltivatori di aloe Barbadensis Miller delle Canarie, i quali producono in proprio anche il succo e il gel,  utilizzano sistemi di coltivazione Biologica; questa caratteristica viene documentata mediante apposita Certificazione profusa dal Registro del Consiglio Regolatore dell'Agricoltura Biologica (C.R.A.E.).

Applicazioni d'uso dell'aloe Barbadensis Miller

Per la cura dei capelli e della fibra capillare

Applicare dopo il lavaggio dei capelli, massaggiando dolcemente, previene la caduta dei capelli, evita la forfora, rinvigorisce e dà lucentezza.

Macchie scure della pelle

Le macchie scure sono prodotte dall’iper pigmentazione in determinate zone della pelle e possono essere normalizzate applicando il gel o il succo nelle zone affette.
Il contenuto di tirosinasa insieme ad altri componenti biogenici dell'Aloe, ferma la produzione di melanina, e con dei trattamenti prolungati (minimo 5 mesi) si riducono o eliminano le macchie.

Reuma,Artritis e Artrois

Applicare garze imbevute in estratto o gel, sulla zona affetta mantenendoli il più a lungo possibile (più comodo di sera), riduce notevolmente il dolore e ha un intenso effetto antiflogistico.

Pelle Striata

Applicare il prodotto nella zona addominale durante la gravidanza e dopo il parto, ridurrà notevolmente le strie. Altrettanto efficace in caso di striature dovute ad un brusco aumento o diminuzione di peso. Applicare 2 o 3 volte al giorno durante 3 o più mesi.

Cura del viso

Le rughe, le borse sotto gli occhi ecc.. sono formazioni edematose provocate d'un eccesso d'acqua fra gli strati della pelle, che crea un indebolimento di elastina nelle fibre.
Applicando il gel o l'estratto 2 volte al giorno mediante un leggero massaggio facciale, i componenti naturali dell'Aloe puliscono i pori ed i condotti delle ghiandole in profondità, facilitando l'eliminazione dell'edema e stimolando la sintesi del collageno e delle fibre elastine, ottenendo così un a pelle tersa e sana.

Affezioni di funghi

Il prodotto è molto efficace nel trattamento e nella prevenzione del "piede d'aletta", infezioni di funghi che attaccano ai piedi.
Imbevere una garza in estratto di Aloe e collocarla nella zona affetta, fissarla con una calza (possibilmente di cotone) e lasciarla agire per tutta la nottata, ripetere questa operazione fino alla totale scomparsa dell’affezione.

Acne

Le caratteristiche battericide e rigeneranti dei componenti naturali dell'Aloe, come l'aloeurucina e la fenilanina, attivano le cellule epiteliali per permettere il drenaggio delle impurità della pelle riattivando simultaneamente la rigenerazione cellulare.
Applicare garze imbevute nello estratto d'Aloe una o due volte al giorno per almeno 20 minuti nelle zone affette, continuare il trattamento per 2 o 3 mesi.

Cura del Corpo

Elimina le impurezze, da sollievo e tonifica la pelle di tutto il corpo, usare l'estratto o gel dopo la doccia.

Bruciature

In caso di bruciature di calore o fuoco applicare immediatamente del gel per ridurre la formazione di vesciche e alleviare il dolore.

Doposole / Ustioni Solari

Si possono usare, indifferentemente, specifici prodotti realizzati ad hoc o direttamente sia il succo che il gel di aloe; questo sia in funzione di un'esposizione al sole o dopo un trattamento estetico di solarium.

Gambe stanche

Applicare l'estratto o il gel su gambe e piedi, con un leggero massaggio fino al totale assorbimento. Ideale per gambe e piedi gonfi, e per le varici (non ulcerate).

Alterazione del collagene della pelle(Eccemi, Psoriasi,ecc. ecc.)

Applicare garze imbevute in estratto o gel di aloe sulla parte affetta, fissandole con una benda se la parte affetta lo permette, mantenere le garze applicate durante tutta la notte. Continuare con il trattamento per 3 mesi.

Questi non sono tutti gli usi e le applicazioni che vedono come protagonista l’aloe che i prodotti realizzati con la stessa, ci siamo limitati ad elencare gli utilizzi più frequenti.

Osservazioni Generali

Il gel o l’estratto di aloe che InfoCanarie promuove sono prodotti elaborati e testati con il massimo rigore, con il fine di ottenere un'ottima qualità in ogni lotto di produzione.Alla sostanza base impiegata, Aloe puro, ottenuto dallo spolpo della foglia, se vi sono aggiunti un minimo di conservanti, con l'unico scopo di stabilizzarlo per un uso prolungato.
Abitualmente vengono usati : Vitamina C (come antiossidanti), Sorbato Potassico (come antifungicida) metabisulfito Sodico (come antibatterico e antiossidante) e Vitamina E (come antiossidante e per ottenere l'effetto naturale dei componenti dell'Aloe). Nel Gel di Aloe, si aggiunge anche Carbopol 940 (gelificante innocuo), per ottenere la giusta densità.

Vi consigliamo, per una corretta conservazione ed efficacia dei  prodotti, una volta che questi sono stati aperti, di chiuderlo correttamente e di conservarlo nel frigorifero fino al prossimo utilizzo; comunque mai riporli in congelatore.


Vini D.O.C.

Per quanto riguarda i vini, in passato i più rappresentativi delle isole canarie erano i così detti "vini passiti" come i Malvasia; al giorno d'oggi però al contrario sono maggiormente prodotti vini bianchi, rossi e rosati i quali vengono consumati prevalentemente giovani e che presentano una bassa gradazione alcolica rispetto ai primi citati.
Per gli appassionati dei vini passisti o da dessurt, quelli delle Canarie, sia per particolarità dei vitigni e dei territori in cui vengono coltivati, come per le varie tecniche di vinificazione adottate, sono sicuramente prodotti che meritano attenzione e che daranno soddisfazione.
La maggioranza dei vini attualmente prodotti sono bianchi e tra questi quelli di maggior qualità sono da segnalare il "marmajuelo", il "vijariego", il "verdello", il "gual" ed il "sabro".
Tra i vini rossi che presentano elevato parametri di qualità, vanno sicuramente consigliare il "negro" ed il "negramoll".

Formaggi D.O.P.

Grazie all'ancora presente e diffuso esercizio della pastorizia, delle capre in particolare, il formaggio è un prodotto tipico delle Canarie molto diffuso ed alquanto vario, particolare ed apprezzato.
La vendita dei formaggi tipici locali a lavorazione artigianale avviene, ancor oggi, nei piccoli negozi rionali (barrios) od in occasione dei mercati paesani.
Molto spesso la lavorazione del formaggio è di tipo familiare in caseifici di dimensioni medio-piccolo e i prodotti finiti si distinguono sostanzialmente in due categorie (per la consistenza della loro pasta) in stagionati e semi-stagionati.
In tempi recenti si è diffusa molto la preparazione, in funzione dell'apprezzamento e consumo in costante aumento, del formaggio fresco di capra; ideale al naturale ma molto appetitoso ed invitante cotto o alla piastra.
Negli ultimi anni, i metodi di produzione tradizionali si sono evoluti per adattarsi alle nuove esigenze dettate dalla sicurezza alimentare, integrando modernità e tradizione, ma con l’obbiettivo di mantenere le caratteristiche peculiari della tradizione casearia dell’arcipelago utilizzando come condimenti gofio o paprika e l'affumicatura. Quest'ultima utilizza sottoprodotti vegetali originari delle zone montuose delle Canarie, come cisto, tronco di fico, gusci di mandorle, aghi di pino.
Le caratteristiche speciali del formaggio delle Canarie, la maggioranza dei quali si fregia del marchio DOP che per definizione raggruppa prodotti agricoli o alimentari originari di una regione, la cui qualità e specificità sono dovute alla loro appartenenza ad essa e sono: Majorero DOP, Palmero DOP e Flor de Guía DOP (Half Flor de Guía e formaggio Guía).
Anche nel caso dei formaggi il ruolo dei micro clima delle particolari morfologie dei diversi territori di ogni singola isola favoriscono una flora unica e una grande varietà di piante tra le quali anche alcune specificatamente autoctone che fanno parte dell’alimentazione del bestiame, e regalano poi ai formaggi sfumature di odori e sapori unici al mondo.
Aspetti che sono formalmente riconosciuti, con premi e riconoscimenti a livello Internazionale.

Fuerteventura. Il “Majorero Cheese”, o per meglio dire el queso majorero, è stato il primo nelle Isole Canarie a raggiungere l'obiettivo di registrazione del marchio DOP avendo le caratteristiche adeguate per offrire un prodotto conforme al regolamento per garantire al consumatore la qualità e l'autenticità del prodotto. Il protocollo esige che l'unico latte autorizzato per la sua produzione sia quello della capra Majorera (cioè autoctone di Fuerteventura), anche se è consentito anche fino al 15% del latte di pecora delle Canarie.

Gran Canaria è l’Isola con il maggior numero di capi di bestiame, con greggi soggetti a transumanza dalle alture alla costa, e che produce la più ampia varietà di tipi di formaggio; qui vi sono due DOP: la Queso de Flor de Guía e Queso de Flor.
I formaggi sono prodotti con latte sia di capra che di pecora; i pastori molto spesso allevano anche mucche e quindi elaborano formaggi di latte misto per produrre il tradizionale formaggio misto (tra i più apprezzati quelli delle zone dei comuni di Guía, Gáldar e Moya).
I pastori del sud dell’isola prevalentemente utilizzano grandi greggi di capre e in alcuni casi anche con pecore.

Lanzarote. Con un clima e una conformazione simile a Fuerteventura, le greggi di capre di Lanzarote sono concentrate nel sud intorno a Femés e in alcune città del nord e dell'ovest, tra cui Órzola, dove è ancora praticato il libero pascolo. I formaggi sono di piccole dimensioni e con il bordo disegnato dalle tradizionali di foglie di palma, vengono solitamente consumati freschi anche se una parte è comunque destinata alla stagionatura.

Tenerife. Il formaggio di Tenerife è solitamente prodotto utilizzando prevalentemente latte di capra ma in casi questo viene mescolato con latte di pecora o di mucca.
La Capra di Tenerife morfologicamente si distingue dalle altre del resto delle isole ed è molto adatta, come la majorera o di la palma, per la produzione di latte.

La Gomera La produzione di formaggi di La Gomera è caratterizzata da latte prodotto da greggi non molto grandi e comunque rispetto alle altre isole dispongono di un numero di animali molto inferiore, di capre e pecore (quest’ultime in proporzione molte meno rispetto alle capre) solitamente si producono due tipi di formaggio, mescolando i due tipi di latte.
Il prodotto finito di distingue in due categorie: quello fresco (solitamente di piccole dimensioni) e gli affumicati e affumicati stagionati usati per fare l'almogrote (una pasta fatta con formaggio duro grattugiato, peperoni rossi secchi, aglio, burro e olio, da mangiare con patate o spalmato sul pane).

La Palma. La seconda isola, in ordine di tempo a conseguire la DOP per i suoi formaggi è La Palma e sono realizzati latte di capra autoctona; si tratta di un animale con importanti corna, mammelle più raccolte e peli abbondanti, adattato alle zone brusche e al clima più freddo in inverno. I formati principali dei formaggi sono freschi; quelli affumicati con “tunera” essiccata, gusci di mandorle e foglie di pino essiccate; e quelli maturi spalmati di gofio o olio.

El Hierro. La maggior parte della produzione di formaggio herreño è, in pratica, concentrata nell'unico caseificio dell'isola, benché ci siano ancora alcuni pastori che producono il loro formaggio artigianale. I pastori hanno greggi di pecore che pascolano, mentre le capre vengono tenute nei recinti; per questo differenziano il formaggio di pecora (più grasso) da quello di capra o di miscela, che può includere il latte di vacca. Un prodotto tipico di quest’isola, utilizzando il formaggio fresco non salato fatto con latte di mucca, viene prodotto un prodotto tipico della gastronomia locale: il “quesadilla”; un delizioso dolce che contiene anche uova, farina, matalahúga, cannella, zucchero e limone grattugiato.


Canarie & Liquori Tipici: Rhum, Rum al Miele, Creme e Liquori

Il Rum, distillato del succo della melassa della canna da zucchero, è il liquore “storico” prodotto alle Canarie in quanto risale al periodo delle scoperte delle Americhe e vanta quindi una lunga tradizione e molti estimatori.    

Per tale ragione vengono prodotte diverse “versioni”; a partire dai prodotti più commerciali per la grande distribuzione fino a rum più ricercati con diversi periodi e tecniche d’invecchiamento ( ron anejo) per soddisfare, a volte sorprendere, anche i palati più raffinati ed esigenti.

Frequentando i vari locali tipici delle Canarie, immancabilmente a fine ci trova nella circostanza di provare alcuni liquori tipici del posto; spesso gentilmente offerti dalla casa.    

Molto spesso viene offerto un “Chupito” che, a seconda dell’usanza del locale può essere un bicchierino di Ron Miel ( Rhum al miele), Manzana Verde (mela verde) o Melocoton (al gusto di pesca).   

Mentre il liquore alla pesca o alla mela verde ha una gradazione alcoolica di 20°; il Ron Miel si trova con due gradazioni: 20 o 30 gradi; quest’ultima dal gusto e sapore più deciso (dovuto alla gradazione) e meno dolciastro.     Il primo più versione per  "mujeres" e la seconda per "hombres"...... ma non è detto!!

Altri chupitos che posso essere serviti sono la Crema Catalana, Crema de Ron Miel, Crema de Bienmesabe ( trattasi di uno sciroppo di mandorle pestate, la cui origine risale ai tempi della conquista delle Isole Canarie) e Licor de platano (alla banana).

La banana locale (platano) ed il miele sono i due prodotti prodotti più utilizzati per aromatizzare i liquori tipici delle canarie. 

Banane / Platano. Le prime piante furono portate alle Isole Canarie dal sud-est asiatico nei primi del 1500 tramite nave dato che i marinai trasportavano platani verdi per nutrirsi nei loro viaggi verso l'America e si è prontamente acclimatata.
Successivamente questo prodotto locale inizia ad essere conosciuto anche da parte di viaggiatori inglesi, che le acquisiscono in funzione della loro permanenza in Gran Bretagna e quindi verso la fine dell'800 viene promossa la coltivazione intensiva in funzione di questo mercato.
L'importanza del commercio tra l'Inghilterra e le Isole Canarie era tale che persino Londra arrivò ad avere una zona chiamata "Canary Wharf" sulle rive del Tamigi. 
Dall'inizio del XX° secolo ad oggi la coltivazione delle banane nelle Isole Canarie è aumentata fino ad impegnare una superficie di circa 9000 ettari. 
Progressivamente i platani delle Isole Canarie sono diventati popolari fino a raggiungere i tavole di milioni di persone; attualmente il platano delle Isole Canarie è prodotto in sei isole (Tenerife, La Palma, Gran Canaria, El Hierro, La Gomera e Lanzarote) con una produzione media annua di 375 milioni di KG.

Il Miele. L'apicoltura viene praticata nelle isole dall'antichità dato che già gli aborigeni locali (Guanches) la praticavano; da evidenziare che l'Arcipelago delle Canarie ha una razza autoctona di api: l'ape nera delle Canarie (Apis mellifera), che si adatta alle condizioni delle isole ed è più domina delle api importate. 
I Guanche utilizzavano il miele sia ad uso alimentare che medicinale, mentre I primi riferimenti scritti sugli alveari risalgono al 1500 per cui le api erano importanti sia per la produzione del miele come anche di cera per le candele.